vai al contenuto vai al menu principale

Menu di navigazione

Amborzasco

Scheda

AMBORZASCO “Ambrusascu”!
E' la frazione più grande del comune di S. Stefano d’Aveto, si trova ai piedi del Monte Aiona, con vista sul Monte Penna e conta 74 abitanti. Seguendo le stradine che si dirigono verso il Monte Aiona, si possono incontrare diverse case antiche in pietra, unite tra loro da molti archi che lo caratterizzano dagli altri paesi avetani, si possono vedere: una bottega medievale con a lato il monogramma IHS, una casa con balco, la casa della dogana, la Ca’ da Grattura (struttura di controllo) e la Casa Torre. Ad Amborzasco si percepisce una civiltà silvestre, legata al bosco, alle foreste e alla montagna. Pare che la resistenza degli ultimi Liguri alla conquista romana sia avvenuta in Val Gramizza alle pendici del Monte Penna sulla Costa del Bandito. La leggenda narra che alcuni abitanti del paese siano stati dei toscani scappati all’epoca delle guerre tra guelfi e ghibellini.
La Chiesa dei S.S. Angeli Custodi, risalente al 1702, è riccamente decorata con stucchi, marmi e affreschi, lungo la navata, le cappelle, il presbiterio e l'abside. Venne restaurata e ampliata nel 1936, le colonne furono portate a spalla da Gramizza, dai ragazzi del paese. Il Coro è interamente cesellato a mano, ogni capitello delle colonnine è diverso dall’altro, venne realizzato da un artigiano del paese originario di Gambaro. La statua della Madonna del Buon Consiglio, venne scolpita nella Bottega del Maragliano a La Spezia.
Salendo dal paese verso il Monte Aiona, si incontra una cappelletta costruita in un bellissimo punto panoramico da cui si vedono i Monti: Aiona, Penna e Maggiorasca. La leggenda narra che Giovan Battista detto “Sciappazocche”, il quale aveva commissionato la statua della Madonna che oggi si trova in chiesa, fosse paraplegico, e avesse chiesto di essere portato nel punto in cui oggi sorge la Cappelletta ad attendere l’arrivo della statua. Alla vista del simulacro si alzò dalla sedia ed aiutò i portantini a condurre la Madonna in chiesa. Inizialmente nel punto in cui avvenne il miracolo vi era un cippo di pietra con una statuetta di marmo della Madonna del Buon Consiglio, nel 1982 venne costruita la cappelletta, al cui interno troviamo il cippo di pietra nell’altare.
Mulino di Bacin o dei Mercanti, inizialmente venne costruita nel 1600-1700 ed aveva due sole macine con 2 turbine in orizzontale, a metà 1800 venne allargato e si aggiunsero altre 2 macine, ha funzionato fino ai primi anni ’70 e veniva utilizzato dagli abitanti di Amborzasco e Casoni per macinare il grano, il granoturco e le castagne. Nella giornata della sagra itinerante è possibile visitarlo gratuitamente.
Sulla vecchia strada comunale che collega Amborzasco e Alpicella si trova la “Posa dei morti” un’antica pietra su cui venivano adagiati i defunti durante il tragitto verso il cimitero, ancora oggi rimane un mistero se venissero trasferiti da Amborzasco ad Alpicella o viceversa.
La Proloco di Amborzasco, associazione di promozione turistica del paese, organizza sia la festa patronale, che le sagre tra cui quella itinerante: un viaggio per grandi e piccini che porta il turista alla scoperta dei sapori della tradizione con piatti liguri ed emiliani (cocazzini, polenta e sarazzu, duzi).
Credits: Maria Teresa Focacci , Claudio Focacci , Simona Focacci , Cristoforo Campomenosi , Gianluca Badaracco Giacomo Turco , Monika, 

Allegati

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri

Questo sito utilizza soltanto cookie tecnici per offrirti una migliore esperienza di navigazione.

Leggi la Cookies policy